Tra le cento cose da fare prima di morire, forse ne hai dimenticata una

Sapete, a volte mi prende un enorme senso di colpa. Penso a come eravamo tanti anni fa e a quante cose facevamo – in buona fede – senza sapere di fare del male al pianeta sul quale viviamo. Io, a conti fatti, sono stato fortunato ad avere avuto un educazione che, insegnandomi il rispetto e l’apprezzamento della semplicità, mi ha consentito di prendere coscienza di ciò che sbagliavamo. Resto angosciato se penso a quanto rimane da fare per questo tema. Come questo, sono tanti altri i temi che ci possono angosciare e che ognuno di noi può eleggere ad impegno costruttivo da sostenere nella vita. A volte basta applicare qualche piccolo cambiamento nelle abitudini e negli atteggiamenti quotidiani di ognuno di noi.

Invece no, nonostante l’enorme portata dei vari temi ai quali sono legate le sorti dell’umanità, qualcuno sembra non avere altro da fare, che stilare la lista delle cento (inutili) cose da fare prima di morire; che so, raggiungere la cima dell’Himalaya, fare il turista nello spazio, incontrare animali rari, esotici, selvatici, attraversare la città di Los Angeles con uno skateboard, lanciarsi col parapendio dalla Tour Eiffel e così via, facendo gara a chi la spara più grossa. Oh, detto questo, non crediate che non abbia pure io delle idee o dei desideri particolari e fini a se stessi, solo che non li metto giù in lista, li tengo per me, perché il piacere devono darlo a me, mica agli altri.

Non cadiamo nell’inganno di un mondo che vuole farci correre ed accelerare sempre, per farci credere che se non vedo quel tramonto nel culo del mondo, non sono nessuno. Dai, raga (frate, zio, ecc.) semmai – oggigiorno – il problema è quello di imparare a rallentare, per fare ciò che serve realmente al nostro benessere interiore e al futuro del pianeta terra. Invece no, facciamo ‘ste liste, ci castriamo la spontaneità e l’immaginazione, affetti da una forma di edonismo moderno, che ricerca il piacere nel conformarsi ad un modello di evoluzione privo di una meta e di un obiettivo di sostanza e che ci viene imposto da un costume volto a procacciare i nostri consensi ed i nostri consumi.

Ma già, forse, mai come oggi vale quel detto, che arriva da non so dove, secondo il quale poco importa essere leone o gazzella: per sopravvivere bisogna correre. Con una differenza, però, che gli animali quando sono sazi o si sono messi in salvo, smettono di correre e riposano o giocano (noi, ad esempio, si potrebbe trombare). Non me ne voglia – spero – chi nella lista ha dimenticato la centoeunesima cosa, quella evocata nel titolo e citata in copertina, così come si dice dalle nostre parti.

5 risposte a "Tra le cento cose da fare prima di morire, forse ne hai dimenticata una"

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  1. Una lista dettagliata delle cose che si desiderano fare credo anch’io lasci il tempo che trova, però avere degli obiettivi (anche solo uno), nella vita, possa fare solo che bene.
    Diventa uno stimolo, un piccolo sogno da realizzare, un qualcosa che vedi piano piano avvicinarsi facendoti star bene.

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  2. Ciao passo di qua dopo tanto tempo…
    Condivido ciò che scrivi e aggiungerei anche che per certe persone è poi fondamentatle condividere sui social ogni inutile “impresa” realizzata, come se il solo fatto di averla vissuta non fosse abbastanza, come se la propria vita diventasse reale solo se resa pubblica.

    PS voglio quella maglietta!!

    Piace a 1 persona

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