Non temere, non c’è niente da temere…

Da più parti ed a più livelli si rivendicano libertà che ci vengono sottratte o negate, con lo scopo di opprimere il popolo con una dittatura. Si denunciano poteri occulti, economici o politici, che condizionano e orientano il comportamento dei cittadini e consumatori. Continui, poi, sono i richiami alla violazione della riservatezza dei dati e delle informazioni personali, allo scopo di lucrare con tecniche commerciali scorrette.

No, non pensiate, che io viva su un altro pianeta. Anzi, credo che queste cose siano vere: a tal punto da sentirmi “deflorato” tutti i giorni, per 24 ore, da queste informi entità, che possiamo chiamare, se ci piace, Grande Fratello, come immaginato dallo scrittore George Orwell, nel suo romanzo “1984”. Quindi, il problema esiste e, ad alto livello, i governi (che noi eleggiamo) devono occuparsi di regolamentare la questione. Per il resto, il 1984 l’abbiamo passato da un pezzo e le cose non vanno proprio come nel film. Dai, a ben pensarci – da sempre – ogni forma di potere si è servita della comunicazione, in varie forme – non sempre lecite – con lo scopo di influenzare i comportamenti degli individui (sudditi) a proprio vantaggio. Normale, fisiologico.

Il tema, direi, fa proprio scopa col concetto di “deflorazione” continua e quotidiana del nostro privato. Insomma, invece di dare la caccia alle streghe, che in realtà sono uomini e donne in carne ed ossa – di tanto profitto e poco scrupolo, bisognerebbe investire nell’educazione digitale, fornendo a ogni individuo coscienza, conoscenza e capacità critica, per meglio difendere il proprio privato. Questo mi pare un buon antidoto, quindi: “Siii… dai… profilateci!” L’importante è che lo facciate secondo regole corrette, così che possa davvero aiutarci a compiere la scelta migliore di un acquisto o di un servizio, in modo che non ci sia più nulla da temere.

7 risposte a "Non temere, non c’è niente da temere…"

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  1. Concordo pienamente: i cosiddetti complottisti d’accatto fingono di non sapere che la storia è sempre stata un complotto. E loro cosi paranoici finiscono per esser patetici. Come ben dici: occorrerebbe una educazione digitale per mettere le persone in grado di distinguere le balle spaziali, dalle politiche malefiche.

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  2. Il discorso dei dati personali e delle telefonate pubblicitarie, credo che sia da risolvere una volta per tutte.
    Non basta il garante? Non basta il registro delle opposizioni? Allora inventatevi qualcos’altro, e punite chi telefona e ancor di più chi “cede” il nostro numero di telefono (le compagnie telefoniche) le quali lucrano anche su questo.

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    1. Adesso le telefonate pubblicitarie sono un po’ diminuite. Ora c’è sky che mi tampina e li aspetto al varco. Non capisco perché fanno molte chiamate senza aspettare la tua risposta… li ho già insultati qualche anno fa… In genrale li tratto malissimo… quando hanno la sfiga di chiamarmi dopo una lite coniugale, i poveri operatori pagano anche per lei…

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